Fabiana & Andrea
16 ottobre 2010
Sono passati 5151 giorni dal nostro matrimonio

Viaggio: Domenica 31/10

Penultima sveglia di vacanza. Ultimo giorno di esplorazione della nostra fantastica, divertente a tratti sgangherata, ma smodatamente esagerata, luna di miele. Oggi si va a zonzo a corto raggio dall'albergo. Almeno questo è quello che credo, dopo aver studiato la cartina. Il compito di capo esploratore spetta infatti a me, mentre Fobix cerca di depistarmi con indicazioni sbagliate, anche se una volta su 100 ci prende. Andiamo in stazione e prendiamo un autobus, il 205, che ci porterà al Kinkakuji, il tempio dorato. Dopo soli 45 minuti (e meno male che il tragitto doveva essere breve!) arriviamo a destinazione. Purtroppo inizia a piovere (e ancora non ha smesso), e quindi i magici giochi di luce del sole con la tettoia dorata li vediamo solo nelle cartoline esposte negli immancabili shop. La struttura comunque è stupenda, incorniciata in un giardino zen di proporzioni enormi e inserita in un laghetto suggestivo.. Quando il percorso guidato finisce, resistiamo a tutti quelli che ci offrono qualsiasi tipo di mercanzia (dolce, salata, a forma di monaco, di stoffa, catarifrangente, elettorale....) e ci rituffiamo su un autobus, destinazione uno dei templi vicino al ryokan, dove i guys dell'albergo ci hanno detto ci sarebbe stato un mercatino. In effetti il mercatino c'era, ma due fattori hanno impedito il pieno godimento del suddetto: 1) La quantità di acqua assurda che stava cadendo dal cielo 2) L'inutilità assoluta del prodotto offerto al compratore... Vi assicuro che in una improvvisata bancarella c'era un omino che vendeva bottiglie sporche vuote... Ho cercato di vedere se fossero di qualche epoca, annata, con qualche segno particolare, ma no... erano solo bottiglie vecchie e sporche (tra qualche anno verranno vendute da Sotheby all'asta per 8 milioni di euro...). Per una buona mezz'ora ci siamo convertiti al buddismo, intonando mantra al sacro pancione, affinchè facesse terminare l'acquazzone, ma lui, che tutto sa, ci ha ignorato. Dopo l'ultimo okonomiyaki della vacanza, facciamo rotta sulla stazione, dove acquistiamo i biglietti per l'aereoporto, e poi ci dirigiamo al tempio di Toji, dove c'è la pagoda a 5 piani più alta del Giappone. E intanto la pioggia aumenta. Arriviamo zuppi come pulcini e dopo aver fatto il periplo della costruzione con foto annesse, optiamo per l'autobus. Manco a dirlo aspettiamo quel tanto che basta affinchè le papere che abbiamo nelle scarpe possano deporre le loro uova... Oramai siamo talmente zuppi che i pulcini potrebbero chiamarci mamma. Ma non demordiamo... Dobbiamo ancora comperare gli ultimi souvenir e la cena. Assolti questi due ultimi compiti, dato il progressivo aumento dell'acqua che cade dal cielo (vi assicuro non ho mai visto tanta acqua cadere assieme - basterebbe la pioggia di oggi su Kyoto per irrigare il deserto del Sahara - in vita mia), noleggiamo un canoa e ci dirigiamo verso casa. Fortunatamente in mattinata avevamo prenotato la sala da bagno, e alle 20 ci immergiamo nella vasca bollente, mettendo un pò di calore nelle fredde ossa. Dopo una sana cena e aver fatto le valigie (mamma mia che delirio!), finiamo di scrivere e controllare queste due righe, prima di metterle online. Domani difficilmente riusciremo a scrivere qualcosa, visto che ci aspettano 12 ore di aereo... ARGH!
Però continuate a seguirci, perchè a breve ci sarà una conclusione degna di noi! Baci e abbracci. Andrea e Fabiana.


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