Viaggio: Venerdì 29/10
ultimo giorno di Japan Rail Pass. Ultima gita fuori porta... E finalmente SECONDA GIORNATA DI SOLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! Ad essere la precelta tra le mille mete che il Giappone ci offre è la mitica NARA. Essendo la nostra destinazione a soli 40 minuti da Kyoto, decidiamo di dormire un'oretta in più, viste le levatacce dei giorni precedenti. Dopo l'immancabile colazione in panetteria, e l'immancabile lattina di caffè e latte presa dal distributore automatico, siamo pronti a salire sul treno. Il viaggio è piacevole attraverso la zona rurale locale. Giunti a Nara una simpatica signora alle informazioni ci terrorizza dicendo che girare a piedi tutto il vedibile richiede circa 4 ore... Noi ci facciamo spaventare (scioccamente perchè almeno per quanto riguarda le distanza temporali a piedi i giapponesi sono veramente esagerati, nel senso che 15 minuti a piedi loro corrispondono a 5-6 minuti dei nostri), e ci convinciamo ad acquistare un biglietto dell'autobus per raggiungere il primo sito di interesse... da lì in poi procederemo a piedi. Caratteristica di Nara è la presenza di cervi allo stato brado, circa mille in tutto, che girano indisturbati per tutta la città, sperando che ciascun essere umano gli dia un biscottino (in vendita praticamente ovunque a 150 yen). Divertentissime sono le scene di questi animali che si accalcano attorno al malcapitato, che decide di nutrirli. Il suddetto viene accerchiato e/o rincorso da numerosi esseri cornuti, finchè non mostra le mani vuote, segno che stranamente i quadrupedi percepiscono come "aho questo qua non caccia più niente, andiamo a cercare un altro pollo". Esemplare la scena di una studentessa (questo posto è pieno di scolaresche di tutte le età, dall'asilo nido, al liceo), che ho filmato, che viene accerchiata e "brutalizzata" dagli ungulati. La poverina ululante e sbavata fino al midollo dopo mille peripezie riesce ad allontanarsi, ma da grande diventerà sicuramente un membro attivo della lega "viviseziona un cervo e facci la polenta"! ^__^
Dopo una bella passeggiata giungiamo al tempio del Grande Buddha, all'interno del quale è conservata una statua gigantesca del suddetto pancione accerchiata da quelle di alcuni suoi discepoli. Devo dire che l'opera è veramente impressionante, e realizzata con una prospettiva che ti fa sembrare come se la divinità ti stia venendo incontro... Tra un cervo e l'altro, tra una scolaresca e l'altra (con alcuni studenti che ci fermano e ci chiedono di scrivere i nostri nomi sui loro quaderni), tra una foto e un video, giriamo per ben 4 ore tra miriadi di templi, negozi circostanti i suddetti luoghi di culto e cervi, ci dirigiamo nelle due vie dello shopping extra-religioso della città, dove acquistiamo qualche regaletto.
Tornati a Kyoto, approfittiamo dell'11esimo piano della stazione per goderci un bellissimo e scenografico tramonto sull'interà città, colorato in tonalità oscillanti dall'arancione al viola. Quando poi il sole scompare, torniamo coi piedi a terra e facciamo un pò di spesa per la cena. Passiamo una serata piacevole nel nostro bellissimo ryokan, dove il nostro caro "Gimmy il fenomeno nippo" ci insegna a scrivere col pennello in giaponese, a giocare con il giocattolo della sigla di Yattaman e a cucinare Takoyaki, attività tutte innaffiate da liquore alle prugne e sake. Alticci ci buttiamo a letto, pronti alla sventura comunicataci dalle previsioni del tempo... Domani tifone su Kyoto... E CHE JELLA!!!