Viaggio: Lunedì 25/10
SVEGLIA ALLE 6.... no, non è l'incipit della canzone di Fantozzi, ma l'orario orribile in cui ci siamo alzati per la nostra prima gita a medio raggio. NIKKO!!! La città dei 1000 templi... non proprio 1000 ma qualcosa del genere...
La giornata inizia alla grande... Perdiamo la coincidenza con lo Shinkansen perchè arriviamo alla stazione di Tokyo con un minuto di ritardo.... pazienza, presentiamo il nostro fido Japan Rail Pass e ci riserviamo due posti sulla corsa successiva. Tutto risolto in tre secondi grazie alla mitica efficienza dei giapponesi!! In un'ora siamo a Utsonomiya, dove prendiamo la coincidenza, un grazioso treno locale che corre come un dannato e in 40 minuti - dopo 6 fermate - arriviamo a Nikko. Scendiamo così nella stazione più antica del Giappone, costruita nel 1905 e ancora con la struttura in legno, e acquistiamo un ticket day giornaliero per gli autobus locali. A bordo di uno di questi raggiungiamo il complesso dei templi. Camminiamo in mezzo a migliaia di turisti di ogni parte del mondo ammirando templi buddisti e luoghi di culto scintoisti, e veniamo immancabilmente attratti dalla cura con cui sono stati costruiti questi luoghi di culto. La storia più divertente è quella che riguarda uno dei templi maggiori: la struttura in costruzione risultava talmente perfetta e bella, che il commissionante dell'opera decise collocare una colonna di sostegno al contrario, in modo da non far adirare gli dei con un'opera che senza quella imperfezione sarebbe potuta essere "divina".
Il tempio che personalmente mi ha divertito di più è stato quello dedicato - credo - alla
fortuna, da noi ribattezzato tempio di Mike Bongiorno!!! In questo piccolo spazio sono presenti numerosi "giochi" per propiziarsi la buona sorte. Si poteva tirare una corda collegata ad un sonaglio, o suonare dei martelli adornati di campanellini, tirare anelli di corda a dei paletti (tipo gioco dei cerchi del luna park)... o GIRARE LA RUOTA!!!! Mi spiego. Si fa un inchino, si gira la ruota (suddivisa con 6 spicchi ognuna con un DOLCE diverso), e a seconda del dolce che ti esce capirai la tua sorte... manco a dirlo, a Faby e me è uscita la stessa torta... Uniti nel destino, nella gola e nella panza!!! ^__^
Finita la visita ai tempi principali iniziamo la discesa verso il Ponte Rosso. La leggenda vuole che questo ponte sia stato eretto nel punto in cui il fondatore di questa zona religiosa ha attraversato la valle cavalcando due draghi... Devo dire la verità rispetto a tutto quello che abbiamo visto oggi, il ponte è stato veramente deludente, se non fosse per lo splendido panorama. Decidiamo quindi di scendere a piedi alla stazione per tornare a casa e lungo la strada l'imprevedibile... Ci imbattiamo in un locale, di cui avevamo letto la recensione sulla guida Lonely Planet, visitato da tutti i turisti del mondo che vengono a Nikko. Visto che ancora dovevamo pranzare, invece di un "bento box" volante, decidiamo di entrare.... Solo tre tavoli e la struttura, non più grande di 10-15mq, è tappezzata completamente di banconote, disegni, biglietti di ringraziamento per la qualità del cibo... E in effetti anche noi lasciamo il nostro bigliettino dopo aver mangiato egregiamente e speso veramente una miseria. Satolli e contenti risaliamo sul treno e torniamo a casa, dove la sera ci aspettano Massimo e i suoi amici per i saluti prima della nostra partenza alla volta di Kyoto. La cena trascorre senza particolare acuti in un Kaiten Sushi di Nakano... Sarà, ma forse dopo aver provato milioni di cibi giapponesi, dei quali in Italia si ignora
completamente l'esistenza, il sushi non ci fa quasi più impazzire.... Chi l'avrebbe mai detto?? Dopo i saluti di rito si torna in albergo, dove ingaggiamo una terribile lotta con le valigie. Sfiniti, crolliamo in un sonno profondo, che durerà poco vista la sveglia puntata alle 6:30. SAYONARA TOKYO, ARRIVIAMO KYOTO!